Casa Antonia Burés

Nel cuore dell’Eixample di Barcellona, tra le raffinate vie ricche di edifici modernisti, si trova una delle costruzioni meno note ma più affascinanti della città: Casa Antonia Burés, un gioiello architettonico che unisce eleganza, mistero e una sorprendente connessione con il genio di Antoni Gaudí. Costruita nei primi anni del Novecento, questa residenza nobiliare è oggi un esempio straordinario del Modernismo catalano, con elementi decorativi unici e una storia ricca di colpi di scena.

Se ti piacerebbe visitare Barcellona e sei alla ricerca di tesori nascosti al di fuori dei percorsi più turistici, Casa Antonia Burés merita assolutamente una visita (o almeno una sosta fotografica). In questo articolo scopriremo insieme le sue origini, le curiosità legate al progetto e le particolarità che la rendono una delle case moderniste più affascinanti di Barcellona.

Le origini di Casa Antonia Burés

La Casa Antonia Burés fu costruita tra il 1903 e il 1906, come regalo di nozze per Antonia Burés i Borràs, sorella di Francesc Burés, l’imprenditore tessile proprietario della ben più celebre Casa Burés in Carrer Ausiàs Marc 30-32. Il marito di Antonia, Llogarri Torrens i Serra, anch’egli facoltoso industriale nel settore tessile e originario di Manresa, commissionò l’edificio con l’obiettivo di creare una sontuosa residenza di famiglia.

Per la realizzazione del progetto furono inizialmente coinvolti Enric Pi i Cabañas, costruttore, e Juli Batllevell i Arús, architetto nato a Sabadell nel 1864 e molto attivo nella sua città natale. Casa Antonia Burés rappresenta una delle opere più importanti e raffinate che Batllevell realizzò a Barcellona, al punto da essere considerata la più complessa e ambiziosa della sua carriera nella capitale catalana.

Casa Antonia Burés: cosa sapere

Per lungo tempo, l’autore dell’edificio rimase incerto. Fino al 1992, infatti, si credeva che Casa Antonia Burés fosse stata progettata da Enric Pi, che in realtà era il responsabile dei lavori. Tuttavia, la famiglia Torrens i Serra e il critico d’arte Josep Casamartina i Parassols hanno sempre contestato questa attribuzione. La svolta è arrivata quando, dopo anni di ricerche, venne ritrovata una copia originale del progetto datata 3 aprile 1903, firmata da Juli Batllevell, che pose fine al dibattito.

Ma c’è di più: secondo alcune fonti, Antoni Gaudí avrebbe inizialmente ricevuto la commissione per l’edificio. Fu proprio lui, si dice, a cederla al suo allievo e collaboratore Batllevell, con cui stava lavorando contemporaneamente al Parc Güell e alla Casa Calvet. Un gesto di stima professionale e di amicizia che conferma il legame tra i due architetti.

Tracce del Maestro: le colonne ad albero

Un elemento architettonico ha alimentato la leggenda della partecipazione di Gaudí: le due colonne a forma di tronchi d’albero che sorreggono le tribune del primo piano. Queste strutture in pietra, che si innalzano dalla base della facciata, sono molto simili a quelle utilizzate dal genio catalano in altre sue opere, come la Cripta di Colònia Güell e alcune soluzioni strutturali della Sagrada Família.

Molti esperti ritengono che queste colonne siano state progettate proprio da Gaudí, o almeno ispirate direttamente dalle sue tecniche. Indipendentemente dalla paternità, aggiungono un tocco distintivo e affascinante alla facciata.

Casa Antonia Burés: l’esterno

La facciata di Casa Antonia Burés è un esempio perfetto dell’estetica modernista: elegante, articolata, ricca di materiali e decorazioni. L’edificio si sviluppa su cinque livelli, con piano terra, piano nobile e tre piani superiori.

Al piano nobile, spiccano due tribune laterali in pietra, sorrette dalle famose colonne ad albero. Queste tribune sostengono a loro volta due balconi in pietra, che si integrano armoniosamente con il resto della struttura. I balconi dei piani superiori presentano ringhiere in ferro battuto dalla linea ondulata, uno dei segni distintivi del modernismo catalano.

La simmetria della facciata è completata dal tetto a cinque archi semicircolari, che seguono l’allineamento verticale delle finestre sottostanti. Sul balcone centrale dell’ultimo piano si nota una scultura del Sacro Cuore di Gesù, ulteriore testimonianza dell’attenzione al dettaglio e del legame con la tradizione religiosa catalana.

Casa Antonia Burés: l’interno

Sebbene gli interni originali non siano sempre accessibili al pubblico, alcune immagini e testimonianze confermano la ricchezza decorativa anche all’interno. I soffitti sono alti e decorati con stucchi, i pavimenti presentano mosaici policromi e il corrimano delle scale sono lavorati con grande maestria.

L’edificio è stato concepito come residenza di lusso per la famiglia Torrens i Serra, e ancora oggi conserva la sua funzione abitativa, sebbene parte degli spazi siano stati ristrutturati e adattati nel tempo.

Cosa vedere nei dintorni di Casa Antonia Burés

La zona in cui sorge Casa Antonia Burés è perfetta per chi desidera immergersi nell’anima modernista di Barcellona con una passeggiata a piedi tra capolavori architettonici unici. A pochi passi si trova l’elegante Casa Burés, altra perla dell’Art Nouveau catalano, costruita dal fratello di Antonia, Francesc Burés. Proseguendo lungo il quartiere dell’Eixample Dreta, puoi raggiungere facilmente alcuni degli edifici più rappresentativi del modernismo.

Tra questi spicca la suggestiva Casa Calvet, uno dei progetti meno noti ma affascinanti di Gaudí, situata a soli dieci minuti a piedi. A poca distanza si trova anche il magnifico Palazzo della Musica Catalana (Palazzo della musica Catalana), gioiello decorativo progettato da Lluís Domènech i Montaner, che sorprende con la sua sala concerti inondata di luce e colori.

Se continui verso il celebre Passeig de Gràcia, incontrerai due icone assolute di Gaudí: la surreale Casa Batlló, con la sua facciata ondeggiante e colorata, e la monumentale Casa Milà, meglio conosciuta come La Pedrera, con la sua struttura scultorea e i camini fiabeschi.

Per completare l’itinerario, una tappa al Museo del Modernismo di Barcelona è l’ideale per approfondire l’arte, l’arredamento e il design dell’epoca, attraverso una collezione raffinata di opere e oggetti originali.

E se stai pensando di dedicare più giorni alla scoperta dell’anima modernista della città, potrebbe esserti utile sapere dove dormire a Barcellona: una guida pratica ai migliori quartieri in cui soggiornare, in base ai tuoi interessi e al tipo di esperienza che vuoi vivere nella capitale catalana.

Dove si trova Casa Antonia Burés

Casa Antonia Burés si trova al civico 42-46 di Carrer d’Ausiàs March, nel quartiere dell’Eixample Dreta, a pochi passi da Plaça de Tetuan. La posizione è strategica per chi vuole visitare altri capolavori modernisti come la vicina Casa Burés (di cui parleremo tra poco), o per chi ha voglia di esplorare la città in modo più autentico, lontano dalla folla della Sagrada Família o della Rambla.

Per raggiungerla, è sufficiente prendere la metropolitana (linea L2) e scendere alla fermata Tetuan, oppure passeggiare lungo il Passeig de Sant Joan, una delle arterie più verdi e piacevoli della zona. Se stai organizzando il tuo itinerario, consulta anche la nostra guida su come muoversi a Barcellona per spostarti facilmente tra le varie attrazioni.

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