Basilica di Santa María del Pi

Nel cuore pulsante del Barri Gòtic di Barcellona, tra vicoli antichi e piazze animate, si erge una delle chiese più affascinanti della città: la Basilica di Santa María del Pi. Con il suo stile gotico essenziale, il grande rosone e un maestoso campanile ottagonale, questa basilica è un luogo ricco di spiritualità, storia e bellezza architettonica.

Sebbene non sia tra i monumenti più famosi al di fuori della Catalogna, chi visita Barcellona in 3 giorni con occhi curiosi e desiderio di scoperta rimane colpito dalla sua atmosfera autentica e dalle sue proporzioni monumentali. In questo articolo ti guideremo alla scoperta della basilica: dalle sue origini storiche alla struttura architettonica, fino agli elementi più curiosi e ai suggerimenti utili per visitarla.

Basilica di Santa María del Pi: storia

Il nome “del Pi” – ovvero “del pino” – è legato all’albero che ancora oggi si trova nella piazza antistante, Plaça del Pi, e che da secoli è il simbolo del luogo. Ma la storia di questa chiesa affonda le radici molto più indietro. Secondo una tradizione non documentata ma condivisa da alcuni storici, nel 413 d.C. sarebbe già esistita una piccola chiesa paleocristiana nel punto in cui oggi sorge la basilica. La prima prova certa della presenza di un luogo di culto dedicato alla Madonna del Pi risale però al 987, quando viene menzionata una chiesa romanica “fuori le mura, a ovest di Barcellona”.

Nel corso dei secoli, la chiesa originaria è stata più volte modificata e ricostruita, fino a diventare l’edificio gotico che possiamo ammirare oggi, la cui costruzione iniziò nel 1319-1320 e terminò attorno al 1391.

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Basilica di Santa María del Pi: l’architettura

La Basilica di Santa María del Pi è uno degli esempi più rappresentativi del gotico catalano: uno stile che privilegia la funzionalità, l’equilibrio delle proporzioni e la spazialità, senza eccessi ornamentali. L’interno è costituito da una navata singola di notevoli dimensioni: lunga 54 metri, larga 16,50 e alta 27 metri, con sette volte a crociera e cappelle laterali poste tra i contrafforti. Questa struttura, semplice e rigorosa, invita al raccoglimento e lascia spazio alla luce che penetra dalle ampie vetrate.

Le cappelle laterali sono poco più alte di 12 metri e alcune custodiscono opere d’arte e reliquie religiose. Nonostante i danni subiti durante gli incendi e le guerre, la basilica conserva ancora oggi una solennità che impressiona. La facciata principale è un capolavoro di sobrietà. Al centro domina un enorme rosone di circa 10 metri di diametro, uno dei più grandi della Catalogna, ricostruito nel 1940 dopo essere andato distrutto nell’incendio del 1936.

Sotto il rosone si trova un timpano diviso in tre sezioni: quella centrale ospita una statua della Madonna del Pi, mentre le due laterali presentano gli stemmi della città di Barcellona e della parrocchia. Ai lati della base del timpano, due pigne scolpite richiamano il nome della chiesa e la simbologia naturale. Sulla facciata laterale troviamo i contrafforti che sostengono la struttura della navata e il Portale dell’Avemaria, che conserva elementi architettonici dell’antico portale romanico. La parte posteriore è decorata dai finestroni dell’abside e conserva un’antica porta del 1578, un tempo ingresso laterale alla chiesa. Una delle strutture più iconiche della basilica è il suo campanile ottagonale, iniziato nel 1379 su progetto dell’architetto Bartomeu Mas e probabilmente completato attorno al 1461.

Con un’altezza di 54 metri e mura spesse oltre 3 metri alla base, il campanile ha resistito a secoli di intemperie e conflitti. Al suo interno ospita sei campane, la più grande delle quali, chiamata Antonia, ha un diametro di circa un metro e mezzo e pesa 1.806 kg.

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Basilica di Santa María del Pi: l’interno

L’interno della basilica ha subito pesanti danni, in particolare a causa di un devastante incendio nel 1936, durante la Guerra Civile Spagnola, che ha distrutto:

  • l’altare maggiore
  • le immagini religiose
  • l’arredamento neogotico del 1868
  • l’organo del 1808

Dopo anni di abbandono e restauro, l’interno è stato riportato all’antico splendore. L’attuale altare maggiore, realizzato in alabastro, è opera dell’architetto Joaquim de Ros i de Ramis ed è stato inaugurato nel 1967. In seguito, nel 1986, è stato reinstallato anche l’arredamento barocco originale del 1771, sopravvissuto all’incendio. Le vetrate originali medievali sono andate perdute, ma alcune nuove sono state installate nel corso dei secoli. La più antica tra quelle attuali risale al 1718, mentre la vetrata dell’Adorazione dei Magi sopra il portale dell’Avemaria è opera del pittore Antoni Viladomat. Dal 2002, la basilica ospita un nuovo organo a canne, realizzato dal celebre organaro tedesco Gerhard Grenzing. Lo strumento è a trasmissione interamente meccanica, con tre tastiere e pedaliera. La sua cassa, progettata dall’architetto Simon Platt, è articolata su più livelli e si inserisce perfettamente nello stile architettonico della basilica.

L’organo è oggi protagonista di concerti regolari, che contribuiscono a mantenere vivo il rapporto tra la chiesa e la cultura musicale della città.

Cosa vedere nei dintorni della Basilica di Santa María del Pi

Dopo la visita alla Basilica di Santa María del Pi, puoi esplorare alcune delle meraviglie del centro storico di Barcellona, tutte raggiungibili a piedi:

  • Plaça del Pi e il vicino Mercat del Pi
  • Carrer Petritxol, una delle stradine più caratteristiche del quartiere, famosa per le sue cioccolaterie
  • Museo di Frederic Marès
  • Cattedrale di Barcellona (Catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia)
  • Plaça Reial, perfetta per una pausa caffè in un ambiente vivace e pittoresco

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